Storia
Il nome Cadro ha origine probabilmente dal tardo latino Clartum, che significa cancello, steccato, recinto.
Parte di Lugano dal 2013, il quartiere di Cadro, già citato in epoca longobarda, fino al 1599 dipendeva dalla Parrocchia di Sonvico (alla patrona Sant'Agata è dedicata una chiesa già documentata nel 1366).
Diventato poi indipendente, fino al 1801 il comune comprendeva anche Davesco-Soragno.
Nel 1911 la ferrovia Lugano-Cadro-Dino rese più facili e rapidi i collegamenti con il centro della città, rafforzando così i legami con Lugano.
A Cadro si riserva particolare attenzione alla festa patronale di Sant'Agata, alla festa di San Rocco, alla festa di San Nicolao, come pure alla sagra dei Santi Pietro e Paolo all'Alpe Bolla. Anche il carnevale viene festeggiato con grande partecipazione.
Lo stemma
L'Armoriale dei Comuni ticinesi di Gastone Cambin, edito nel 1953 dall'Istituto Araldico e Genealogico di Lugano, descriveva così lo stemma di Cadro: "Di verde, al liocorno inalberato d'argento, collarinato da una corona d'oro". Il liocorno era originariamente presente sul sigillo dell'antica Castellanza di Sonvico (alla quale Cadro era legato) e, allo stesso tempo, è uno degli attributi di Sant'Agata, patrona di Cadro. La corona venne ripresa dallo stemma della famiglia Reali, per ricordare i suoi artisti e benefattori. Nel 1979 lo stemma di Cadro venne scelto dalla Posta per realizzare un francobollo della serie della Pro Juventute: Cadro fu il primo Comune ticinese a figurare in queste serie di francobolli.
Luoghi di interesse
La richiesta di poter costruire un roccolo, cioè una piccola costruzione in cui stanno gli uccellatori durante l'attività di caccia, risale al dicembre 1861. I diversi livelli della torretta, compreso il pian terreno dove c’è la cucina, sono collegati da piccole scale in legno. Tramite la posa di una rete fine sugli alberi che circondano la costruzione, si catturavano gli uccelli di passo che venivano attirati da altri uccelli in gabbie posate sul prato del pianoro.
La caccia agli uccelli nei roccoli nel frattempo è stata proibita.
Iscritta dal 1938 nell'elenco dei beni culturali di interesse cantonale, la prima traccia della chiesa si ha nel 1366, mentre gli affreschi che raffigurano diversi santi tra cui Sant'Agata, sono riconducibili al XV secolo.
Il 13 dicembre 1603, una volta diventata Parrocchia, iniziarono i lavori di costruzione della nuova chiesa, consacrata nel 1622.
Nel corso dei secoli seguirono vari lavori: nel 1634 venne ad esempio costruita la Cappella del Rosario, mentre nel 1939 fu avviata un'importante fase di restauri interni. Tra il 2004 e il 2006 un radicale restauro ha infine dato alla chiesa l'aspetto di oggi.
Le norme di attuazione del Piano Regolatore di Cadro proteggono i seguenti beni culturali di interesse federale, cantonale o comunale:
Beni culturali di interesse cantonale:
- Fontana-sarcofago di Liron
- Chiesa parrocchiale di S. Agata
- Croce cimiteriale
Beni culturali di interesse comunale:
- Municipio (ex. Palazzo Reali)
- Casa patriziale (Beneficio Bulani, ex. scuole comunali)
- Lavatoio pubblico (limitatamente al PT)
- Casa colonica
- Oratorio di San Rocco
- Cappella alla Stazione
- Cappella in campagna
- Cappella al Mulino
- Cimitero comunale
- Roccolo, sosta e Cappella dei SS. Pietro e Paolo sull'Alpe Bolla
- Ponte di Pietra sul riale Franscinone
- Sentieri acciottolati
- Nevèra sull'Alpe Valà