La celebrazione della Festa nazionale del 1° agosto è una ricorrenza molto sentita dai luganesi e rappresenta un momento unificante e di riflessione.

Il tradizionale programma con cui la Città onora il Natale della Patria comincia di prima mattina, con i Tamburini Luganesi che suonano la diana nel centro cittadino.

Successivamente, sempre in mattinata, le Autorità si ritrovano davanti in Piazza della Riforma e, scortati dal Corpo dei Volontari Luganesi, raggiungono a piedi Piazza Indipendenza, dove viene posata la corona di alloro all'obelisco dell’Indipendenza quale omaggio alla storia luganese. Segue un concerto della Filarmonica di Castagnola.

In serata il programma riprende con il ritrovo delle Autorità e delle associazioni cittadine, che formano il corteo che si muove lungo Via Nassa, Piazza Battaglini, Riva Vela, Rivetta Tell, Via Canova e Piazza Manzoni, fino in Piazza della Riforma.

Dopo il corteo è prevista l'allocuzione del 1° agosto, che viene letta ogni anno da un oratore differente, solitamente una figura politica di spicco che viene accolta a Lugano su invito del Municipio. Segue un concerto della Civica Filarmonica di Lugano.

In tarda serata il programma si conclude con il maestoso spettacolo pirotecnico sul lago, che attira ogni in città migliaia di turisti.

Nel 2024 l'allocuzione ufficiale è stata tenuta dal Sindaco di Lugano Michele Foletti.

Festa del 1° Agosto 2024 - Allocuzione ufficiale
Festa del 1° Agosto 2024 - Cerimonia della posa della corona di alloro
Festa del 1° Agosto 2024 - La sintesi della giornata di celebrazioni

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Curiosità e storia

È un gruppo di milizia istituito nel 1797 dal Balivo Jost Remy Traxler per difendere Lugano dall’avanzata della Repubblica Cisalpina di Napoleone. Durante i Moti di Lugano, il 14 e 15 febbraio 1798, le truppe cisalpine sbarcarono alla foce del Cassarate per annettere Lugano. Furono però sconfitte dal Corpo dei Volontari Luganesi che, dimostrata fedeltà verso gli svizzeri, colsero l’occasione per richiedere riconoscimento come “liberi e svizzeri”. Cosa che avvenne però solo nel 1803 grazie a Napoleone che, con il celebre Atto di Mediazione, diede una Costituzione alla Svizzera e sancì l’integrazione del Ticino all’interno della Confederazione Elvetica.
I Moti di Lugano ebbero una sola vittima, Giovanni Taglioretti. Ogni anno, il primo agosto, viene deposta una corona di alloro sul monumento all’Indipendenza per commemorare la sua morte.

La nascita della Confederazione elvetica risale al 1° Agosto del 1291, data in cui è stato siglato, sul celebre praticello del Grütli sulle rive del lago dei Quattro Cantoni, il patto di reciproca assistenza (contro i nemici esterni) tra “uomini liberi” dei tre cantoni primitivi (Uri, Svitto e Nidvaldo).

Tuttavia la festa commemorativa che ripetiamo ogni anno è sorprendentemente recente: è stata organizzata per la prima volta nel 1891, in occasione dei 600 anni dalla nascita della Confederazione. Doveva trattarsi di un evento eccezionale ma, a partire dal 1899, il primo agosto è stato dichiarato giorno di festa nazionale. Da allora la celebrazione si è ripetuta ogni anno, ma solo dal 1993 è un giorno festivo ufficiale per tutto il Paese.

In tutta la Svizzera i festeggiamenti del 1° Agosto sono accompagnati da una serie di tradizioni, più o meno sentite a seconda della regione.

Soprattutto nelle zone di campagna, fino a qualche decennio fa, non c’era primo agosto senza un immenso falò a cui assisteva tutta la popolazione. Sull’origine di questa tradizione ci sono molte interpretazioni. C’è chi la legge come un ricordo della cacciata dei balivi asburgici; chi ci vede un semplice richiamo al modo di comunicare dell’epoca oppure un rituale per imbonirsi le divinità nella speranza di un buon raccolto.

Fa parte dei festeggiamenti del 1° Agosto anche la sfilata dei bambini con le lanterne illuminate da candele (una tradizione non molto sentita in Ticino, ma molto suggestiva). Insieme ai fuochi d’artificio, le lanterne sono uno dei molti oggetti importati secoli fa dalla Cina.

Naturalmente il 1° Agosto è esposta la bandiera svizzera ovunque, soprattutto alle finestre degli edifici pubblici, le bande suonano l’inno nazionale e, alle 20:00, è usanza suonino tutte le campane dei villaggi e delle città.

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