Il quartiere di Castagnola-Cassarate è delimitato a sud da lago e foce, a est dal Monte Brè e a nord da Viganello. Oltre a Ruvigliana, fanno parte del quartiere anche Caprino e Cavallino, che si trovano sull'altra sponda del lago, e l'Alpe di Trevino, situata sotto la cima del Sighignola.

Nel 1972 la fusione tra Lugano, Castagnola e Brè avvia uno sviluppo amministrativo e organizzativo omogeneo dei territori sulla sponda sinistra del fiume Cassarate. Lugano si arricchisce così di un territorio di straordinaria qualità paesaggistica, adatto all'insediamento residenziale e allo svolgimento di molteplici attività di svago.

Di notevole importanza pubblica sono le aree della zona di Campo Marzio, Sud e Nord, e del Lido a Cassarate, il demanio del Casserum con l'attuale Parco di San Michele, i territori di Cortivo e San Domenico, il Parco degli Ulivi, lungo il romantico sentiero che porta a Gandria, le cantine e i grotti di Caprino e la cava ex-Ronchetti. Non meno importanti sono le presenze storico-culturali di Villa Favorita, Villa Heleneum e Casa Carlo Cattaneo, oggi sede dell'Archivio storico della città, mentre l'edificio del vecchio municipio di Castagnola è stato trasformato nel Centro di quartiere.  

Lo stemma

castagnola

L'Armoriale dei Comuni ticinesi di Gastone Cambin, edito nel 1953 dall'Istituto Araldico e Genealogico di Lugano, descriveva così lo stemma di Castagnola: "D'argento, al ramo di castagno fogliato di tre pezzi di verde, a due ricci d'oro, fruttiferi di rosso e posti in banda". Lo stemma rappresenta un ramo di castagno per ricordare i castagni che erano molto diffusi nei territori di Castagnola, Ruvigliana e Fulmignano. Alla creazione dello stemma collaborò anche l'architetto Mario Chiattone.

Luoghi di interesse

Casa Cattaneo, che ha ospitato illustri personaggi, nel 1972 è acquistata dall'ex comune di Castagnola e nel 1980 diventa sede dell'Archivio storico della Città di Lugano. 

Dal 1972 l'edificio del vecchio comune di Castagnola ospita il Centro di quartiere, sede dell'Ufficio rionale, dell'Ufficio di conciliazione in materia di locazione (su richiesta, si possono tenere matrimoni) e sede dell'Archivio amministrativo dell'ex comune e di alcune società tra cui la Filarmonica di Castagnola. Diventato anche luogo di incontro per la popolazione, dispone di sale polivalenti per le società, di spazi espositivi e di una capiente sala per incontri, concerti e conferenze. Una sala è riservata alle opere del pittore Bruno Morenzoni (1917-1991), che con questo lascito ha voluto onorare la sua città.

Nel 1995 si conclude un importante intervento di ristrutturazione, curato dall'architetto Edy Borradori.

L'Agorateca, in via Foce 1 a Lugano, facilita l'incontro e lo scambio di interessi mettendo a disposizione della cittadinanza diverse migliaia di volumi, riviste, dvd, vhs, cd e opuscoli informativi.

Nel Medioevo la terra di Castagnola fa parte della Parrocchia di Lugano. La Chiesa di San Giorgio è retta da un cappellano, mentre il parroco risiede a San Lorenzo. Situazione che dura fino all'inizio del XVII secolo quando Castagnola, seguendo l'esempio di altri comuni, chiede e ottiene l'autonomia parrocchiale.

Secondo le fonti, viene eretta nel 1616 o dopo il 1618. La nuova parrocchia infatti, dopo la rottura con la chiesa matrice, deve rimborsare un indennizzo per compensare il "danno" causato dalla separazione, oltre a concedere alcuni privilegi all'antico parroco e ai suoi successori. Castagnola ricorre all'autorità religiosa per ridurre le richieste del popolo di San Lorenzo. Così il giudice Ludovico Sareggi, il 24 febbraio 1620, riduce di molto le pretese di risarcimento formulate dall'Adunanza di San Lorenzo, rendendo possibile l'edificazione della nuova parrocchia e il pagamento di un onere non troppo alto. 

L'interno è trasformato in stile barocco durante la seconda metà del secolo XVII. Nel 1970-1973 è oggetto di restauro. Nel campanile si distingue la torre primitiva sulla quale è impostata la cella campanaria del Settecento. Si segnala nella Cappella della Madonna una bella statua della Vergine e un paliotto in scagliola del terzo quarto del XVIII secolo. In quella opposta, un affresco dell'Apparizione del Bambino a Sant'Antonio da Padova. Nell'Ossario, un affresco allegorico raffigurante la Processione macabra, di Giovan Battista Discepoli detto lo Zoppo da Lugano, della prima metà del XVII secolo. 

Vicolo Ombroso in Ruvigliana - @ Alessandro Rabaglio