Intervista a Ele A
Abbiamo intervistato Ele A che si è raccontata per noi al termine del suo tour Acqua e in occasione del suo concerto al Foce di Lugano.
18 dicembre 2024Eleonora Antonini, in arte Ele A, sorride e fa un po' fatica a rispondere quando le viene chiesto di descriversi. I suoi fan concorderebbero sul fatto che, in fondo, non ne ha nemmeno bisogno: il suo talento musicale parla da solo. Nata nel 2002 a Sorengo e figlia di insegnanti di conservatorio, Ele A condivide la sua musica da quattro anni e oggi è una delle voci più brillanti del rap luganese e non solo.
Ha chiuso col botto il suo "Acqua Tour", dopo aver infiammato i palchi di tutta Europa. Tornare a casa è stato il coronamento di un percorso incredibile che ha consacrato il suo talento nella scena rap. Con l’EP "Acqua" ha mostrato al mondo la sua ambizione, trasformando le radici luganesi in rime capaci di andare ben oltre i confini.
Durante la nostra intervista prima del concerto, Ele A ci ha raccontato quanto il legame con la propria città sia una fonte inesauribile di ispirazione. I suoi testi, scritti inizialmente nella sua cameretta, parlano di Lugano e anche del suo vissuto ad Aranno. Ancora oggi si emoziona quando, durante i concerti, il pubblico canta le sue rime insieme a lei. E ama esibirsi a Lugano, soprattutto al FOCE, un luogo speciale che per lei ha un significato unico.
Il suo rapporto con la città è quello di chi l'ha vissuta a fondo, non solo visitata. Un legame vero e profondo, che con il tempo si è evoluto ma che rimane indelebile "Lugano mi ha dato l’ispirazione per iniziare a scrivere e ogni volta che torno qui sento un’energia speciale", ci ha raccontato.
Ele A ci vede chiaro per il suo futuro: portare la sua voce, le sue rime e questa sua autenticità in giro per il mondo. Raccontare storie che parlano di lei, ma anche delle sue radici, proprio come il rap sa fare meglio. Ele A non è però solo una rapper per il suo pubblico, ma una voce capace di dare forma a un'intera generazione di sogni e aspirazioni.