Cianobatteri nel lago Ceresio
La balneazione lacustre richiede prudenza.
23 agosto 2023
In questi giorni le acque del lago Ceresio si sono tinte di una colorazione inusuale provocata dall'eccessiva proliferazione di cianobatteri, potenzialmente pericolosi per la salute umana e animale.
I cianobatteri sono microrganismi presenti naturalmente in tutti i laghi. In caso di forte proliferazione possono però rilasciare sostanze pericolose che, nei casi più gravi, provocano reazioni allergiche della pelle, sintomi gastrointestinali o danni al fegato. Persone con pelle sensibile, bambini e cani sono maggiormente a rischio.
La presenza dei cianobatteri è riconoscibile per la colorazione inconsueta delle acque: dallo scorso fine settimana, diversi punti del lago Ceresio si sono tinti di verde-azzurro con anomali accumuli di fioriture gialle.
Allarme di livello 1
La tossicità dei cianobatteri dipende dalla quantità. Quando la loro concentrazione è moderata, la superficie dell’acqua presenta striature, filamenti o macchie, ma si riesce ancora a scorgere il fondale. Si tratta allora di un allarme di livello 1, cioè che richiede prudenza, tuttavia consente ancora la balneazione. Questo a condizione che si faccia attenzione a non ingerire l’acqua del lago e ci si lavi e asciughi bene subito dopo il bagno.
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Allarme di livello 2
Quando la superficie è invece completamente ricoperta di alghe e le acque sono torbide, è meglio stare lontani dalle rive: si può trattare di un allarme di livello 2, cioè siamo potenzialmente di fronte a un caso di tossicità dell’acqua.
Le alte temperature di questi giorni, proprio quelle che causano la proliferazione dei cianobatteri, ci inducono a cercare refrigerio nelle acque del lago. Per precauzione è importante verificare prima lo stato dell’acqua e controllare cosa indicano i cartelli segnaletici presenti nei punti di balneazione.
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