Ritorna SBULLO, la campagna di prevenzione contro il bullismo
La Polizia cittadina è in prima linea per contrastare la violenza giovanile e le molestie, anche tramite smartphone e social network. Gli agenti incontreranno gli allievi di quinta elementare di Lugano.
21 febbraio 2022![](/dam/jcr:98a0681a-43a2-4e73-9eed-349b2f6761a4/Sbullo.jpg)
Giunta all'ottava edizione, dal 22 febbraio 2022 la Polizia Città di Lugano lancia SBULLO, la campagna di prevenzione del bullismo rivolta alle allieve e agli allievi di quinta elementare dell'Istituto scolastico di Lugano.
Fino al 25 marzo il sergente capo Claudio Mastroianni e il caporale Patrick Bruehwiler si recheranno nelle sedi scolastiche di Lugano per incontrare 27 classi, per un totale di 440 allievi. Al tema saranno dedicate due ore d'incontro formativo, a cui parteciperà anche il referente per la regione del Luganese di Visione Giovani della Polizia Cantonale.
Perché una campagna indirizzata a ragazzi così giovani?
Una grandissima parte degli allievi delle scuole elementari è già fortemente attiva in internet e sui social network. Inoltre gli allievi di quinta, tra pochi mesi, passeranno alla scuola media, nel cui ambito potrebbero essere confrontati con comportamenti più aggressivi e molesti.
Perciò la Polizia di Lugano, che è un corpo cittadino di prossimità, intende offrire ai giovani - in maniera tempestiva - informazioni e consigli sulle situazioni indesiderate in cui potrebbero imbattersi.
Gli scopi di SBULLO
- Trattare il tema della violenza, dei furti, dei danneggiamenti e dei graffiti;
- Educare i giovani ai valori del rispetto, dell'identità e delle differenze, della stima e dell'autostima, delle emozioni e del loro riconoscimento;
- Aiutare i ragazzi ad affrontare consapevolmente i rischi che si possono incontrare navigando in rete e sui social network;
- Insegnare ai giovani le misure di protezione dei propri dati personali, foto o selfie che si caricano sui social network;
- Sensibilizzare i giovani sulla necessità di comunicare immediatamente le situazioni rischiose ai propri genitori e a dialogare apertamente con i loro docenti a scuola.
Agli allievi saranno distribuiti anche tre opuscoli, editi dalla Prevenzione svizzera della criminalità: "My little safebook", sul tema dei reati penali, uno per i genitori e uno per i figli, e il nuovo pieghevole "Come vivi online?", che fornisce ai giovani informazioni brevi e concise sui comportamenti corretti da adottare in rete per proteggersi.